Resi e Rimborsi

Informativa sui rimborsi

Il diritto di recesso è soggetto alle seguenti condizioni (articolo 67 del Codice del consumo):

Se le merci sono state consegnate, il consumatore è obbligato a restituirle o renderle disponibili al professionista o alla persona da lui designata, nei modi e nei tempi previsti dal contratto. Il termine per la restituzione della merce non può essere superiore a 14 giorni dalla data di ricevimento della merce.

Le uniche spese richieste non rimborsabili sono quelle sostenute dal consumatore per la spedizione del prodotto.

Per i contratti per la vendita di beni, se è stata consegnata la merce, l’integrità della proprietà da restituire è una condizione essenziale per l’esercizio del diritto di recesso. Tuttavia, è sufficiente che i beni vengano restituiti in condizioni normali, poiché sono stati tenuti e utilizzati con l’uso di una ragionevole diligenza.

Le uniche spese a carico del consumatore, per l’esercizio del diritto di recesso ai sensi del presente articolo, sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente, ove espressamente autorizzato dal contratto.

Se il diritto di recesso è esercitato dal consumatore conformemente alle disposizioni della presente sezione, il commerciante è tenuto a rimborsare le somme versate dal consumatore, comprese le somme versate a titolo di acconto. Il rimborso deve essere effettuato gratuitamente, il prima possibile e in ogni caso entro trenta giorni dalla data in cui il commerciante è a conoscenza dell’esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore. Le somme sono intese rimborsate se sono effettivamente restituite, inviate o accreditate entro e non oltre la scadenza del termine sopra specificato.

Nel caso in cui il pagamento sia stato effettuato mediante cambiali, queste ultime non ancora presentate, devono essere presentate per il loro reso. Non è nulla alcuna clausola che limiti i rimborsi al consumatore dell’importo pagato in conseguenza dell’esercizio del diritto di recesso.

Se il prezzo di un bene o di un servizio, soggetto a un contratto ai sensi del presente titolo, è interamente o parzialmente coperto da crediti concessi al consumatore dal professionista o da terzi nell’ambito di un accordo tra questi e il professionista, il contratto di credito è regolato da qualsiasi penalità, se il consumatore esercita il diritto di recesso conformemente alle disposizioni del presente articolo.  È obbligo del professionista comunicare a terzi che concedono l’attività di credito del diritto di recesso da parte del consumatore. Eventuali importi pagati dalla terza parte che concede il credito per il pagamento di beni o servizi fino a quando  il consumatore non ha esercitato il diritto di recesso, saranno rimborsati al terzo dal professionista, senza alcuna penalità.

QUANDO È GIUSTO IL DIRITTO DI RECESSO? (ARTICOLO 55 DEL CODICE DEL CONSUMATORE)

Il diritto di recesso di cui agli articoli 64 e seguenti, nonché agli articoli 52 e 53 e al paragrafo 1 dell’articolo 54 non si applica a:

-contratti per la fornitura di prodotti alimentari, bevande o altri beni destinati al consumo quotidiano forniti al domicilio del consumatore, al suo luogo di residenza o al suo luogo di lavoro da parte di distributori che effettuano visite frequenti e regolari.

-contratti per la fornitura di servizi in materia di alloggio, trasporto, ristorazione, tempo libero, quando alla conclusione del contratto il commerciante si impegna a fornire questi servizi in una data specifica o entro un determinato periodo.

Salvo diverso accordo tra le parti, il consumatore non può esercitare il diritto di recesso di cui agli articoli 64 e seguenti:

-prestazione di servizi se la prestazione è iniziata, con l’accordo del consumatore, prima della scadenza del termine di cui all’articolo 64, paragrafo 1.

-la fornitura di beni o servizi il cui prezzo dipende dalle fluttuazioni del mercato finanziario che il commerciante è in grado di controllare.

-la fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati o che, per loro natura, non possono essere rispediti o rischiano di deteriorarsi o alterarsi rapidamente.

-la fornitura di prodotti audiovisivi o software informatici che sono stati aperti dal consumatore.

-la fornitura di giornali, periodici e riviste.

– i servizi di gioco e lotteria.

Fare riferimento al testo legale disponibile presso il Ministero dello Sviluppo Economico per ulteriori informazioni.